Controtelai per il fissaggio strutturale del serramento
Produzione di controtelai POSACLIMA a Padova
I PROBLEMI DEI CONTROTELAI TRADIZIONALI
Il controtelaio tradizionale è normalmente costruito con 3 lati, due montanti laterali e una traversa superiore, solitamente in legno (generalmente abete di scarsa qualità) o in lamiera stampata (che spesso contiene anche la guida dell’avvolgibile) oppure con un profilo tubolare di metallo.
I controtelai descritti presentano tutti delle criticità che ne impediscono l’uso in una posa che sia sicura, durevole ed ad alta efficienza termoacustica per le seguenti ragioni:
Il controtelaio in legno massiccio va bene dal punto di vista termico, ma potrebbe avere dei problemi di durata perché può marcire a contatto con l’umidità che ristagna nel muro in prossimità del nodo di collegamento. Il problema più grave però è che non sempre può garantire una tenuta meccanica standard della vite di ancoraggio del serramento in quanto spesso ci sono delle difettosità nelle tavole date dalla presenza di nodi, crepe e sacche di resina.
Il controtelaio in tubolare d’acciaio rispetto alla tenuta meccanica è sicuramente più affidabile perché più robusto e con un comportamento “standard”, ma come il controtelaio in lamiera stampata costituisce un ponte termico capace di determinare delle dispersioni di calore sul perimetro del serramento ed in taluni casi formazione di condensa e muffa sulle spallette.
Per essere coerente con le prestazioni di una finestra moderna il controtelaio deve avere le seguenti caratteristiche:
- essere continuo su 4 lati, in modo che la traversa inferiore, oltre a mantenere una certa rigidità della struttura prima della sua posa, funga da taglio termico rispetto al davanzale della finestra o alla soglia della portafinestra;
- non deve avere dei lati continui in metallo che mettano in contatto diretto l’esterno con l’interno creando così un ponte termico; possono eventualmente essere ammessi solo degli inserti metallici puntuali quali le staffe per il sostegno degli schermi oscuranti esterni;
- se utilizzato, oltre che per la riquadratura del foro anche per l’ancoraggio della finestra (controtelaio strutturale) deve avere una sufficiente resistenza meccanica delle spalle per evitare la rottura conseguente allo sforzo esercitato dal serramento in seguito alla pressione del vento sulla finestra chiusa o al peso delle ante aperte;
- deve essere costruito con materiali a bassa conducibilità termica per non peggiorare le prestazioni di isolamento delle pareti e del nuovo serramento; materiali ad alta conducibilità termica possono infatti contribuire a generare delle zone fredde sul muro a ridosso dell’infisso con possibile formazione di condensa e di muffa;
- la traversa inferiore deve essere costruita con materiali in grado di resistere alla presenza di eventuale acqua stagnante senza marcire e senza che ne vengano compromesse le capacità di isolamento termico.
IL CONTROTELAIO TERMOFRAME
E’ una evoluzione del tradizionale controtelaio in legno massiccio di abete con forma ad “elle” realizzato con materiali più performanti e più adatti allo scopo.
1. Le spalle del controtelaio Termoframe sono costruite a partire da materiali appositamente studiati per questa applicazione in due diverse soluzioni: una spalla in OSB 4 (Oriented Strand Bord) da 22 mm di spessore (Termoframe Confort) con una resinatura aggiuntiva (+22%) ed una spalla in Microlamellare di Betulla da 12 e 18 mm di spessore rivestita da un film che garantisce l’impermeabilità all’acqua (Termoframe Plus). Le larghezze sono variabili in funzione dello spessore della finestra. In entrambi i casi il bordo esterno della spalla è rivestito con una speciale vernice impermeabilizzante (in blu) che limita gli assorbimenti d’acqua quando la spalla verrà murata.
2. Le battute possono essere di due tipi:
- PVC bianco antiurto (battuta Teknica) da 3,5 mm di spessore provvisto di na piccola nervatura per il corretto allineamento. Grazie al suo spessore ridotto non necessita di coprifilatura. Questo materiale proviene dal riciclaggio del PVC, contribuisce all’utilizzo cosciente delle risorse ed aiuta a risolvere il problema dei rifiuti;
- Microlamellare in legno di betulla a 3 strati rivestito su entrambi i lati da una pellicola per impedire l’assorbimento di umidità (battuta Profile) con uno spessore da 4,5 mm costituito da 3 strati di betulla e filmato su entrambi i lati. Grazie al suo spessore ridotto non necessita di copri filatura.
3. La traversa inferiore è costruita con uno speciale scatolato in PVC a 3 camere, pedonabile e modulare. L’interno del tubolare in PVC presenta due lamelle verticali che aumentano la robustezza e riducono i moti convettivi dell’aria: le tre camere interne che ne derivano garantiscono l’isolamento termico necessario a creare la discontinuità tra ambiente interno ed esterno. Questo materiale è inerte all’acqua per cui la traversa inferiore potrà resistere per lunghissimo tempo senza problemi di marcescenza e deformazioni anche in situazioni di alta umidità, più probabili proprio nella parte bassa del serramento.
Per risolvere il problema del taglio termico della porta-finestra nello spessore del massetto tra il pavimento ed il solaio, la superficie superiore ed inferiore della traversa è stata sagomata in modo da consentire l’incastro di più elementi per formare uno zoccolo di appropriate dimensioni che collega in modo continuo la traversa della portafinestra al solaio.
IL CONTROTELAIO KLIMA PRO
Il controtelaio KLIMA PRO è un vero e proprio sistema completo per la riquadratura del foro murario e per il fissaggio strutturale del serramento.
1. La spalla. Viene realizzato con un profilo estruso in PVC riciclato che presenta contemporaneamente spalla e battuta. Sulla superficie delle spalle sono ricavate specifiche nervature per accogliere i vari accessori necessari per un rapido assemblaggio e per il fissaggio al muro. I bordi sono sagomati per l’applicazione dei profili portaintonaco che garantiscono una corretta formazione del nodo primario e quindi una corretta sigillatura al muro in modo elastico e senza formazione di crepe. Sono disponibili diversi modelli in funzione della dimensione delle spalle e delle battute: sono disponibili 3 modelli di spalla caratterizzati da una diversa profondità, da utilizzare in funzione dello spessore del telaio e/o degli accessori che si vogliono inserire (guida avvolgibile o guida zanzariera a scomparsa), e ciascuna spalla è disponibile di serie con due diverse misure di battuta: 63 mm per (coprire il telaio del serramento) o 25 mm (per lasciarlo a vista.
Rispetto ai controtelai tradizionali presenta i seguenti vantaggi:
- elevato isolamento termico (λ = 0,17 W/M2K);
- tenuta meccanica certificata: resistenza delle viti fissate a 15 mm dal bordo esterno > 200 Kg per punto;
- sezioni terminali ridotte per consentire l’alloggiamento dei profili porta intonaco ed evitare la copri filatura;
- non si deforma, non marcisce e non arrugginisce se viene a contatto con pioggia o se esposto a situazioni di alta umidità;
- ignifugo ed autoestinguente (classe V0), ovvero non propaga la fiamma.
2. La traversa inferiore è costruita con uno speciale scatolato in PVC a 3 camere, pedonabile e modulare. L’interno del tubolare in PVC presenta due lamelle verticali che aumentano la robustezza e riducono i moti convettivi dell’aria: le tre camere interne che ne derivano garantiscono l’isolamento termico necessario a creare la discontinuità tra ambiente interno ed esterno. Questo materiale è inerte all’acqua per cui la traversa inferiore potrà resistere per lunghissimo tempo senza problemi di marcescenza e deformazioni anche in situazioni di alta umidità, più probabili proprio nella parte bassa del serramento.
Per risolvere il problema del taglio termico della porta-finestra nello spessore del massetto tra il pavimento ed il solaio, la superficie superiore ed inferiore della traversa è stata sagomata in modo da consentire l’incastro di più elementi per formare uno zoccolo di appropriate dimensioni che collega in modo continuo la traversa della portafinestra al solaio.